sabato 18 settembre 2010
WANTED BUT NOT WELCOME
Questo video è uno stralcio del documentario "Wanted but not welcome" ed è stato proiettato alla III edizione dell'Immigration day all'interno del Milano Film Festival 2010.
mostra le condizioni delle persone che vengono ospitate nei centri di accoglienza (ora centri di identificazione e di espulsione)e il destino di coloro che vengono messi nelle mani della Libia, in virtù degli accordi che il ministro Amato strinse con Gheddafi e dell'amicizia italo-libica cui con alacre e sussiegoso zelo concorre oggi l'apparato di potere berlusconiano. il ministro Amato ebbe a dire, alla sottoscrizione, che con questi accordi sarebbe stato possibile "salvare molte vite".
(vedi qui articolo sul trattato)
la società italiana rimuove tutto questo e lo fa finire nel suo "inconscio politico", mascherando la strategia di repressione con ragioni di "necessità", di "sicurezza" e simili. l'europa, d'altronde, concorre al perpetuarsi di questa situazione accettando nei fatti la politica dei respingimenti italiana e la sottoscrizione degli accordi con il dittatore libico.
abbiamo la possibilità di ribellarci a questa situazione? possiamo giustificare i respingimenti (che oggi vengono talvolta fatti prima della verifica dei diritti d'asilo di cui molti di coloro che arrivano sono portatori, e che il supposto universale liberalismo dovrebbe garantire a tutte le genti del mondo)e le sofferenze cui sottoponiamo queste persone? se rispondiamo no alla seconda domanda, dovremo trovare il modo di rispondere sì alla prima.
questi accordi vanno cancellati. possiamo partire da qui, ed armarci per trovare una soluzione. insieme all'UE, che non può lasciare ai paesi di prima fascia tutta la responsabilità della gestione dei flussi in arrivo.
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