il postino è arrivato! e ha consegnato una lettera di Bersani. una lettera che era ora arrivasse. niente di scoppiettante, comunque. tuttavia, di questi tempi anche la chiarezza ha il valore di un gesto... rivoluzionario.
le proposte sono assai semplici: "alleanza per l'Italia" e nuovo Ulivo. viva la novità, viene da dire. la cosa positiva da rilevare, io credo, sta nella sovrapposizione di due proposte, e cioè la strategia dell'immediato (alleanza per l'italia, nella forma o di un governo di transizione oppure di alleanza costituzionale) e di un progetto più a lungo termine, che va al di là del'urgenza dell'uscita dal berlusconismo (che sarà comunque molto più lunga e complessa di quanto si possa oggi supporre). il che, perlomeno, fa capire che il PD ha inteso il rischio stesso, per sè, della caduta di Priapo: il rischio di un "disvelamento della verità": cioè della sua nudità. a questo punto, però, il PD chiama a raccolta le "forze progressiste" (?) per costruire un "nuovo Ulivo"... cerca, in pratica, alleati, conscio forse della propria debolezza. quegli alleati che si è inimicato nella sua breve fase maggioritaria di collusione (anche mediatica) con il sistema del berlusconismo. in una fase relativamente anarchica come è l'attuale, anche una regressione di questo tipo può apparire progressiva; ma quanto, oltre il credito che gli si può riservare sul momento, appare credibile, fattibile?
mi verrebbe da scrivere a Bersani, per dirgli una cosa molto semplice. che invece di suonare le campane "formali", è giunta l'ora di suonare le campane delle idee fatte di sostanza. invertiamo la rotta: facciamo seguire le alleanze alle idee, e non le idee alle alleanze. che sia questa la vera via che la sinistra stessa deve seguire per uscire dal berlusconismo anch'essa?
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